Valutare il rendimento di un investimento senza tener conto del rischio assunto offre pochissime informazioni sulla reale performance di un titolo o di un portafoglio. Ogni titolo ha un tasso di rendimento richiesto, come specificato dal capital asset pricing model (CAPM).
L’indice di Jensen, o alfa, è ciò che aiuta gli investitori a determinare quanto il rendimento realizzato di un portafoglio differisce dal rendimento che avrebbe dovuto ottenere. Questo articolo fornirà una comprensione più profonda dell’alfa e della sua applicazione pratica.
Punti chiave
- L’alfa si riferisce ai rendimenti in eccesso guadagnati su un investimento rispetto al rendimento del benchmark.
- I gestori di portafoglio attivi cercano di generare alfa in portafogli diversificati, con la diversificazione intesa ad eliminare il rischio non sistematico.
- Perché l’alfa rappresenta la performance di un portafoglio rispetto a un benchmark, è spesso considerato come il valore che un gestore di portafoglio aggiunge o sottrae al rendimento di un fondo.
- L’alfa di Jensen prende in considerazione il capital asset pricing model (CAPM) e include una componente corretta per il rischio nel suo calcolo.
Definizione di alfa
L’alfa è calcolata in relazione al capital asset pricing model. L’equazione del CAPM è usata per identificare il rendimento richiesto di un investimento; è spesso usata per valutare la performance realizzata di un portafoglio diversificato. Poiché si presume che il portafoglio che si sta valutando sia un portafoglio diversificato (il che significa che il rischio non sistematico è stato eliminato), e poiché la principale fonte di rischio di un portafoglio diversificato è il rischio di mercato (o rischio sistematico), il beta è una misura appropriata di quel rischio. Alpha è usato per determinare di quanto il rendimento realizzato del portafoglio varia dal rendimento richiesto, come determinato dal CAPM. La formula per l’alfa è espressa come segue:
α = Rp –
dove:
- Rp = rendimento realizzato del portafoglio
- Rm = rendimento di mercato
- Rf = il tasso privo di rischio
- β = il beta dell’asset
Cosa misura l’Alfa?
Alpha misura i premi di rischio in termini di beta (β); quindi, si presume che il portafoglio da valutare sia ben diversificato. L’indice Jensen richiede l’utilizzo di un diverso tasso privo di rischio per ogni intervallo di tempo misurato durante il periodo specificato. Per esempio, se state misurando i gestori del fondo su un periodo di cinque anni usando intervalli annuali, dovete esaminare i rendimenti annuali del fondo meno i rendimenti delle attività prive di rischio (es, U.S. Treasury bill o attività a rischio zero a un anno) per ogni anno, e metterlo in relazione con il rendimento annuale del portafoglio di mercato meno lo stesso tasso a rischio zero.
Questo metodo di calcolo contrasta con le misure di Treynor e Sharpe in quanto entrambe esaminano i rendimenti medi per il periodo totale per tutte le variabili, che includono il portafoglio, il mercato e le attività a rischio zero.
Alpha è una buona misura della performance che confronta il rendimento realizzato con il rendimento che avrebbe dovuto essere guadagnato per la quantità di rischio sostenuto dall’investitore. Tecnicamente parlando, è un fattore che rappresenta la performance che si discosta dal beta di un portafoglio, che rappresenta una misura della performance del gestore. Per esempio, non è sufficiente che un investitore consideri il successo o il fallimento di un fondo comune semplicemente guardando i suoi rendimenti. La domanda più rilevante è questa: la performance del gestore è stata sufficiente a giustificare il rischio assunto per ottenere tale rendimento?
Applicando i risultati
Un’alfa positiva indica che il gestore del portafoglio ha ottenuto una performance migliore di quella prevista in base al rischio che il gestore ha assunto con il fondo, misurato dal beta del fondo. Un’alfa negativa significa che il gestore ha effettivamente fatto peggio di quanto avrebbe dovuto dato il rendimento richiesto dal portafoglio. I risultati della regressione di solito coprono un periodo compreso tra 36 e 60 mesi.
L’indice di Jensen permette di confrontare le performance dei gestori di portafoglio l’uno rispetto all’altro, o rispetto al mercato stesso. Quando si applica l’alfa, è importante confrontare i fondi all’interno della stessa classe di attività. Comparing funds from one asset class (i.e., large-cap growth) against a fund from another asset class (i.e., emerging markets) is meaningless because you are essentially comparing apples and oranges.
The chart below provides a good comparative example of alpha, or “excess returns.” Investors can use both alpha and beta to judge a manager’s performance.
Table 1 | ||||||
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Fund Name | Asset Class | Ticker | Alpha 3 Yr |
Beta 3 Yr |
Trailing Return 3 Yr |
Trailing Return 5 Yr |
American Funds Growth Fund A | Large Growth | AGTHX | 4.29 | 1.01 | 16.61 | 20.46 |
Fidelity Large Cap Growth | Large Growth | FSLGX | 7.19 | 1.04 | 22.91 | — |
T. Rowe Price Growth Stock | Large Growth | PRGFX | 5.14 | 1.03 | 17.67 | 21.54 |
Vanguard Growth Index | Large Growth | VIGRX | 6.78 | 1.04 | 19.76 | 21.43 |
The figures included in Table 1 indicate that on a risk-adjusted basis, the Fidelity Large Cap Growth yielded the best results of the funds listed. The three-year alpha of 4 exceeded those of its peers in the small sample provided above.
It’s important to note that not only are comparisons among the same asset class appropriate, but the right benchmark should also be considered. Il benchmark più frequentemente utilizzato per misurare il mercato è l’indice azionario S&P 500, che funge da proxy per “il mercato”.
Tuttavia, alcuni portafogli e fondi comuni includono asset class con caratteristiche che non si confrontano accuratamente con l’S&P 500, come fondi obbligazionari, fondi settoriali, immobili, ecc. Pertanto, l’S&P 500 potrebbe non essere il benchmark appropriato da utilizzare in quel caso. Quindi il calcolo dell’alfa dovrebbe incorporare il benchmark relativo per quella classe di attività.
La linea di fondo
La performance del portafoglio comprende sia il rendimento che il rischio. L’indice Jensen, o alfa, ci fornisce uno standard equo della performance del gestore. I risultati possono aiutarci a determinare se il gestore ha aggiunto valore o addirittura valore extra su una base corretta per il rischio. Se è così, ci aiuta anche a determinare se le commissioni del gestore erano giustificate quando si esaminano i risultati. Buying (or even keeping) investment funds without this consideration is like buying a car to get you from Point A to Point B without evaluating its fuel efficiency.