Come funziona un tappo del radiatore?

Il radiatore dell’auto agisce come uno scambiatore di calore, trasferendo il calore in eccesso dal liquido di raffreddamento del motore all’aria. Il radiatore è composto da tubi che portano il liquido refrigerante, un tappo di protezione che è in realtà una valvola a pressione e un serbatoio su ogni lato per raccogliere il liquido refrigerante in eccesso. Inoltre, i tubi che trasportano il liquido di raffreddamento di solito contengono un turbolatore, che agita il liquido all’interno. In questo modo, il fluido refrigerante si mescola insieme, raffreddando tutto il fluido in modo uniforme, e non solo il fluido che tocca i lati dei tubi. Creando una turbolenza all’interno dei tubi, il fluido può essere usato più efficacemente.

Quando il fluido refrigerante si surriscalda, si espande, causando un’alta pressione del fluido. Quando entra nel radiatore, la pressione aumenta ancora di più perché si trova in uno spazio chiuso. Il tappo del radiatore agisce come una valvola di rilascio impostata per aprirsi al punto di massima pressione. Di solito questo è impostato a una densità di 15 libbre per pollice quadrato (psi). Quando la pressione del fluido all’interno del radiatore supera i 15 psi, costringe la valvola ad aprirsi, permettendo al calore di fuoriuscire e al liquido refrigerante in eccesso di traboccare nei serbatoi su entrambi i lati del radiatore. Una volta che il radiatore si raffredda, il liquido di raffreddamento nei serbatoi di trabocco viene risucchiato di nuovo nella pompa, continuando il suo percorso attraverso il sistema di raffreddamento.

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Le auto con cambio automatico raffreddano il liquido di trasmissione nello stesso modo con un circuito separato di scambio di calore costruito nel radiatore. Questo processo in due fasi di raffreddamento del fluido di trasmissione è equivalente a un radiatore nel radiatore. Quando il fluido di trasmissione riscaldato entra nel radiatore della trasmissione, il calore dell’olio viene scambiato con il fluido refrigerante nel radiatore, rendendo il fluido di trasmissione più freddo e riscaldando invece il fluido refrigerante. Poi il calore del liquido refrigerante viene trasferito all’aria nel radiatore stesso.

Originariamente pubblicato: 21 giugno 2011

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