L’indice di rotazione dei conti passivi tratta gli acquisti netti a credito come uguali al costo dei beni venduti (COGS) più l’inventario finale, meno l’inventario iniziale. Questa cifra, altrimenti chiamata acquisti totali, serve come numeratore nell’indice di rotazione dei conti passivi.
La maggior parte dei rendiconti finanziari generali non include gli acquisti netti totali come cifra, ma i suoi componenti possono essere trovati separatamente nei rendiconti.
Acquisti netti a credito
Il calcolo specifico per gli acquisti netti a credito – a volte indicato come debiti netti totali – può variare da azienda ad azienda. Molto dipende anche dalla natura del business; un business con molti tipi di conti di credito e molti tipi di operazioni ha un calcolo più complesso per gli acquisti netti a credito.
Un’equazione di base può essere scritta come:
Acquisti netti a credito=COGS+Inventario finale-SIwhere:COGS=Costo dei beni vendutiSI=Inventario iniziale{aligned} &{Acquisti a credito netti} = \testo{COGS} + \testo{Magazzino finale} – \testo{SI} &extbf{where:} &
I requisiti di pagamento variano anche tra i fornitori. Non è sempre il caso che più bassi acquisti netti a credito – che si riferiscono ad un più basso indice di rotazione dei debiti – siano un segno di cattive pratiche debitorie da parte dell’azienda.
Scopo dell’indice di rotazione dei debiti
Gli analisti usano l’indice di rotazione dei debiti e il suo cugino, l’indice di rotazione dei crediti, per misurare la liquidità e l’efficienza operativa di una società. Nel vuoto, un rapporto più alto è un segno di pagamento rapido per i servizi dei creditori.
Questa formula è molto simile alla più nota formula dei giorni di debito. I creditori e i fornitori sono molto interessati alla qualità delle pratiche di pagamento, poiché devono assumersi il rischio di controparte quando anticipano contanti o materiali all’azienda.