Or how Alexander’s reckless boldness spurred him to greatness
The above scene from the movie depicts Alexander the Great charging through hordes of enemies in a last effort to revitalize his retreating army and generals who look at him in awe as he then rides to finally meet the Indian king on a one-to-one.
A magnificent scene that captures the quintessence of Alexander as one of the most active human beings of all time. Ma la realtà è ancora più folle.
In quella che oggi è conosciuta come la campagna di Mallian l’esercito di Alessandro aveva assediato una fortezza indiana mentre stava tornando a Babilonia. A un certo punto, però, Alessandro diventa impaziente dell’assedio.
Così afferra personalmente le scale, le appoggia alle pareti della fortezza ed è il primo a salire in cima. Se ne sta lì da solo come un bersaglio perfettamente chiaro degli arcieri nemici e con grande sgomento dei suoi uomini che lo implorano di non avanzare oltre. Quello che avrebbe dovuto fare è sicuramente saltare giù e unirsi ai suoi uomini nell’assalto ma invece salta letteralmente dall’altra parte, dentro la fortezza nemica, tutto solo e viene poi ferito quasi mortalmente durante il combattimento.
Questa non è affatto un’eccezione nella vita di Alessandro e anche se potremmo facilmente liquidare questo come un caso di esagerata sconsideratezza, questo salto è un epitome della vita e del lavoro di Alessandro. Quando ritenevano troppo pericoloso andare avanti, lui insisteva… Finché non conquistò uno degli imperi più potenti del mondo in quel momento e più tardi fu un fattore cruciale nell’inaugurare una delle aree più prolifiche dello sviluppo, dell’influenza culturale e del potere dell’antica Grecia, vale a dire il periodo ellenistico.
In effetti, fermò la sua implacabile campagna di 8 anni solo dopo che il suo esercito si ribellò alle porte dell’India.
Si deve imparare e forse non si imparerà mai abbastanza che sono davvero “coloro che osano fallire miseramente che possono ottenere grandi risultati” e che essere nel posto giusto al momento giusto, equipaggiati con i pensieri giusti non è sufficiente: bisogna sapere quando agire.