Alcuni componenti della dieta, come alcuni polisaccaridi indigeribili da piante commestibili, possono interagire con il tessuto linfoide associato all’intestino e migliorare la risposta immunitaria dell’ospite ai patogeni. I polisaccaridi non amilacei (NSP) delle banane sono carboidrati non digeribili che assomigliano ad alcuni polisaccaridi immunomodulatori presenti nella parete cellulare dei cereali. Sulla base di questa somiglianza, sono stati studiati gli effetti degli NSP idrosolubili di due cultivar di banane (Nanicão e Thap Maeo) sull’attività fagocitaria, sull’ossido nitrico (NO) e sulle citochine prodotte dai macrofagi in coltura. Un’indagine sulla composizione dei monosaccaridi e gli oligomeri rilasciati dall’idrolisi enzimatica della frazione ultra-filtrata sopra i 50kDa e la frazione trattata a caldo degli NSP solubili in acqua di entrambe le cultivar ha rivelato che sono composti principalmente da mannano e galatturonani (omogalatturonano, xilogalatturonano e rhamnogalatturonano). Gli NSP testati erano in grado di attivare i macrofagi, ma gli effetti sull’attività fagocitaria e il rilascio di fattore di necrosi tumorale alfa (TNF-α), interleuchina-6 (IL-6) e la produzione di ossido nitrico dipendevano dalla concentrazione di polisaccaridi e dall’origine della cultivar. Nonostante alcune differenze specifiche, gli NSP dei frutti di banana Nanicão e Thap Maeo possono essere considerati potenziali immunomodulatori alimentari, che contribuiscono alla promozione di un sistema immunitario più reattivo.