Il “Messiah” di Handel debutta a Dublino

Al giorno d’oggi, l’esecuzione dell’oratorio Messiah di George Frideric Handel nel periodo natalizio è una tradizione radicata quasi quanto la decorazione degli alberi e l’appendere le calze. Nelle chiese e nelle sale da concerto di tutto il mondo, il più famoso brano di musica sacra in lingua inglese viene eseguito sia per intero che in forma ridotta, sia con che senza la partecipazione del pubblico, ma quasi sempre ed esclusivamente durante le settimane che precedono la celebrazione del Natale. Sarebbe una sorpresa per molti, quindi, sapere che il Messiah non era originariamente inteso come un pezzo di musica natalizia. Messiah ricevette la sua prima mondiale il 13 aprile 1742, durante il periodo cristiano della Quaresima, e nel contesto decisamente laico di una sala da concerto a Dublino, Irlanda.

L’ispirazione per Messiah venne da uno studioso ed editore di nome Charles Jennens, un cristiano devoto ed evangelico profondamente preoccupato per la crescente influenza del deismo e altri ceppi del pensiero illuminista che lui e altri consideravano irreligiosi. Attingendo alle fonti della Bibbia di Re Giacomo e del Book of Common Prayer, Jennens compilò e curò un conciso distillato della dottrina cristiana, dalle profezie dell’Antico Testamento sulla venuta del Messia attraverso la nascita, la crocifissione e la resurrezione di Gesù Cristo e poi alla seconda venuta promessa e al giorno del giudizio. Jennens portò il suo libretto al suo amico George Frideric Handel e propose che esso costituisse la base di un oratorio espressamente destinato ad essere eseguito in un ambiente secolare durante la settimana immediatamente precedente la Pasqua. “Messiah sarebbe stato diretto a persone che erano venute a teatro piuttosto che in chiesa durante la Settimana della Passione”, secondo la studiosa di Handel a Cambridge Ruth Smith, “per ricordare loro la loro presunta fede e il loro possibile destino.”

Questa missione didattica può aver ispirato Jennens a scrivere Messiah, ma è giusto dire che la musica trascendente di George Frideric Handel è ciò che ha reso l’opera così senza tempo e ispiratrice. Il Messiah ottenne una vasta popolarità solo durante gli ultimi anni della vita di Handel, alla fine del 1750, ma rimane una delle opere musicali più conosciute del periodo barocco più di due secoli dopo. Quando si considera che Handel compose la partitura del Messiah in soli 24 giorni, si comincia a capire l’incredibile stima in cui lo tenevano alcuni dei suoi seguaci. Come Ludwig van Beethoven disse di Handel: “È il più grande compositore che sia mai vissuto. Mi scoprirei la testa e mi inginocchierei davanti alla sua tomba”

.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.