POV di Layla:
Pensavo di andare a comprare il collare a Reth ma non mi sono resa conto di quanto stessi vaneggiando finché mia madre non è entrata con un sacchetto di hamburger in mano. Ho dovuto pensare in fretta, così ho infilato Reth nella mia maglietta e ho preso un cuscino che mi copriva il petto, comportandomi in modo causale.
“H-hey mum.” Ho borbottato.
Potevo sentire Reth fare le fusa, strano vero?
“Ehi, tuo padre lavora di nuovo fino a tardi, così ho pensato che potremmo mangiare fuori”, ha detto lei mettendo giù il cibo.
“Sì, dammi solo un secondo”. Stavo cercando di non sbavare sul cibo prima di correre su per le scale. diciamo solo che avere un cane infilato nelle tue tette non è esattamente comodo.
Ho aperto con un calcio la mia porta mettendo giù Reth, “aspetta qui che torno”.
Fa un cipiglio da cucciolo facendomi sentire male, inizia a piagnucolare correndo ai miei piedi.
“Mi dispiace.” Lo tiro al petto baciandolo ripetutamente.
Fa le fusa forte prima che mia madre urli il mio nome, “arrivo”. Io richiamo.
Mettendo giù Reth mi precipito fuori cercando di non guardarmi indietro. Mi sono seduto di fronte a mia madre sorridendo in modo peccaminoso.
“Allora, come ti sentiresti se io prendessi un cane? Ho fissato il mio hamburger evitando i suoi occhi.
“Tesoro, sai come la pensa tuo padre sugli animali domestici”, afferma tristemente.
Ha ragione, papà si ubriaca sempre e si arrabbia facilmente, non voglio pensare che faccia del male a Reth. Mi acciglio mettendo giù il mio cibo e allentando improvvisamente il mio appetito.
“Potremmo sempre prendere un gatto, sono così calmi e tranquilli.” mi ha offerto ma ho rifiutato. ppena prima che potessi protestare riguardo al cane, ho sentito grattare alla mia porta. Maledizione!
Mia madre è impallidita, “cos’è questo” chiede la sua voce piena di preoccupazione.
“Penso di aver lasciato la tv accesa”, brutta bugia vero?
Mi sono precipitata su per le scale aprendo la mia porta e chiudendola saldamente dietro di me. Fissai il mio bel cucciolo innocente a cui non volevo ancora rinunciare.
“Shhh, ragazzo, ti prego, non deve sapere che sei qui o si sbarazzerà di te.” la mia voce era triste mentre accarezzavo il suo pelo morbido.
Non riuscivo a capire perché mi importasse così tanto, era come se una volta posati gli occhi su di lui condividessimo un legame.
“Stai zitto e basta”. Sussurrai. Come se mi capisse, si arrampicò sul mio letto chiudendo gli occhi. Sospirai di sollievo.
Scendendo le scale vidi mia madre che puliva i piatti. “Hai bisogno che ti aiuti?” Chiedo sperando che dica di no.
“No, ci penso io.” Sospira distrattamente.
Pugno in aria e mi precipito su per le scale. Apro la porta e vedo Reth che dorme. Sorrido dolcemente prima di dare un calcio ai miei spettacoli e tirarmi la camicia sopra la testa. Mi tolgo i pantaloni lasciandomi solo le mutandine di pizzo nero e il reggiseno, ansimando quando l’aria fredda mi colpisce. Guardo il mio letto per vedere Reth sveglio che mi fissa, e se possibile mi controlla.
“Cane pervertito.” Mormoro tirandolo su e raggomitolandomi nelle calde e morbide coperte, grazie al calore del corpo di Reths.
Si raggomitola al mio stomaco, non prima di avermi leccato dappertutto. “Bastardo”. Rido voltandogli le spalle.
Rabbrividisco quando inizia a leccarmi la schiena, questa sarà una notte scomoda.