Introduzione al Podcast di Atlas Obscura

Fort Peck non è una diga media. Lunga oltre 20.000 piedi e alta 250 piedi, è in grado di sboccare 250.000 piedi cubi d’acqua al secondo, sopportando la pressione dell’acqua di un bacino di 135 miglia. Crea il lago Fort Peck – il quinto lago artificiale più grande del paese, che ha più costa della costa della California – nelle badlands del Montana.

La diga Fort Peck è stata presentata sulla copertina di debutto della rivista Life come il più grande e forse più ambizioso progetto di lavori pubblici di Roosevelt, mettendo più di 10.000 persone al lavoro in uno stato che, a causa della grave siccità, ha iniziato la Grande Depressione 10 anni prima del resto del paese. È la più grande diga idraulica costruita dall’uomo nel mondo.

Il Corpo degli Ingegneri dell’Esercito costruì la diga dal 1933 al 1940 per il controllo delle inondazioni, l’irrigazione, l’approvvigionamento idrico e la navigazione del Missouri non navigabile. (Nell’agosto del 1935, circa 200 operai del cantiere hanno battuto un record mondiale quando hanno conficcato piastre d’acciaio per più di 160 piedi nella roccia scistosa per creare muri lunghi più di due miglia e mezzo.

Sono state costruite case per i lavoratori, ma la legge del Montana dava la preferenza agli uomini con famiglia, così, per ospitare queste famiglie e i loro nuovi soldi, nella zona sono nate 18 boomtowns, alcune con nomi come Delano e New Deal. Cinquantamila persone, molte delle quali alla disperata ricerca di lavoro, si riversarono in quella zona precedentemente desolata, oggi a poche ore dal recente boom del gas naturale del Nord Dakota.

In quella terra di macchia, di serpenti a sonagli, zecche e vedove nere, bere sembra essere stato il passatempo fuori servizio più popolare. Per l’articolo di Life del 23 novembre 1936, Margaret Bourke-White ha scattato alcune foto impressionanti della zona, tra cui una ripresa di una donna con una gamba sola e apparentemente senza braccia davanti a un negozio di bellezza, e diverse di persone che bevono davanti a un cartello che dice “NO BEER SOLD TO INDIANS”.

Nel 1938, la tragedia colpì. All’1:15 del 22 settembre l’argine crollò, affondando i binari della ferrovia e i tubi della draga, divorando uomini e macchine, mentre 5 milioni di metri cubi di terra scivolavano nel bacino, creando un’isola. Otto uomini sono stati uccisi; sei sono ancora sepolti lì. Lo scisto e la bentonite sottostanti non erano stati in grado di sopportare la forza. Ma due anni dopo, l’11 ottobre 1940, la diga era finita e da allora ha dimostrato di essere sicura e affidabile.

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