Abbiamo analizzato l’impatto del prezzo Medicare per la dialisi di mantenimento ambulatoriale sul livello e la composizione del personale delle unità di dialisi, e sulla lunghezza (durata) del trattamento medio di emodialisi per il periodo 1982-1987. Con prezzi più alti, le unità di dialisi impiegano più ore totali di personale per paziente a settimana (P < 0,01) e utilizzano una percentuale maggiore di infermieri registrati (RN) rispetto ad altro personale come tecnici e infermieri pratici autorizzati (LPN). Prezzi Medicare più alti sono anche associati a una durata media del trattamento di emodialisi più lunga per le unità indipendenti (P < 0,02), ma non vi era alcuna associazione statisticamente significativa per le unità ospedaliere. L’impatto del prezzo Medicare sia sul personale che sulla durata media del trattamento tiene conto della tendenza temporale del calendario, cioè il 1987 contro il 1982, che ha un impatto separato dall’effetto del prezzo. Ad esempio, per evitare la complicazione dei cambiamenti tecnologici nel corso del tempo solare, abbiamo considerato l’impatto del cambiamento di prezzo in un punto nel tempo. Le unità indipendenti che hanno avuto un taglio di prezzo superiore a 15 dollari nel 1983, hanno riportato una riduzione doppia della durata media del trattamento di dialisi (- 0,38 ore) rispetto a – 0,20 ore (P = 0,01) per le unità che hanno avuto un taglio inferiore a 15 dollari. Un’analisi dell’impatto della durata media del trattamento sulla mortalità dei pazienti ha fornito alcune prove che la durata più breve del trattamento nelle unità indipendenti è associata a una maggiore mortalità. Questo risultato necessita di ulteriori analisi. Non c’era alcuna relazione statisticamente significativa tra il livello di personale nell’unità di dialisi o la percentuale di personale che era RN e la sopravvivenza del paziente a 3 anni. L’analisi in questo rapporto si è basata su 1.213 e 1.058 moduli di dati presentati a Medicare da unità indipendenti e ospedaliere, rispettivamente, per il 1982 e il 1987. Inoltre, abbiamo usato un modello di Cox a rischio proporzionale (multivariato) per l’analisi della sopravvivenza del paziente a 3 anni per 14.807 nuovi pazienti in emodialisi che hanno iniziato la dialisi nel 1984.