Quella volta che la Pepsi ha promesso di regalare un jet Harrier

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Acquista prodotti Pepsi, raccogli punti Pepsi e usali per richiedere premi come t-shirt, o – per 7 milioni di punti – un jet Harrier.

Sembrava un concetto semplice e ironico per i maghi del marketing della Pepsi nel 1995: invogliare la “Generazione Pepsi” a guadagnare punti per poi riscattarli con premi come parte della campagna Pepsi Stuff.

L’iniziativa, troppo intelligente per il suo stesso bene, è stata esaltata da un accattivante spot pubblicitario che ha preso in giro la possibilità di utilizzare i punti accumulati per riscattare un jet da combattimento Harrier perfettamente funzionante per 7.000.000 di punti – o così si pensava scherzosamente.

Pepsi Harrier Jet
Pepsi

“La gente dice, ‘beh non volevi una t-shirt?’ e io dico, beh quando c’è un Harrier là fuori per 7 milioni di punti Pepsi perché non puntare un po’ più in alto,” ha detto Leonard, secondo CBS News.

Sembrava chiaro a tutti tranne che a lui che la Pepsi probabilmente non era in grado di regalare un jet da combattimento, ma a suo credito, i parametri della promozione erano chiari.

Dopo aver raccolto un certo numero di etichette Pepsi, la stampa fine sulle bottiglie diceva che i consumatori potevano acquistare i punti Pepsi rimanenti di cui avevano bisogno per richiedere qualsiasi articolo al costo di soli 10 centesimi l’uno. In sostanza, non aveva bisogno di comprare fisicamente così tanta Pepsi per qualificarsi per il jet.

Leonard si rese conto che gli sarebbero serviti solo 700.000 dollari per comprare i punti necessari per l’aereo, che all’epoca aveva un prezzo di circa 33 milioni di dollari.

Con cinque ricchi investitori che sostenevano il suo ambizioso progetto, Leonard inviò un assegno di 700.000 dollari – insieme alla sua manciata iniziale di etichette Pepsi – al dipartimento competente chiedendo la consegna della sua macchina da guerra.

Anche se sono sicuro che Leonard e i suoi compatrioti avrebbero voluto portare il jet a fare un giro, è più probabile che fossero sicuri che la Pepsi si sarebbe accontentata di una somma molto più grande di quella che avevano investito.

Per farla breve, ne è seguita una battaglia legale che alla fine si è conclusa con un giudizio sommario dei tribunali a favore della Pepsi, stabilendo che “nessuna persona obiettiva avrebbe potuto ragionevolmente concludere che lo spot offriva effettivamente ai consumatori un Harrier Jet.”

Per ulteriori dettagli sul caso legale e per guardare lo spot da soli, guardate questo video dal canale YouTube di Today I Found Out.

Cidentalmente, la metà degli anni ’90 è stata un’epoca gloriosa per le ostentate campagne di marketing aereo, con la Pepsi che ha pagato Air France un bel po’ di soldi nel 1996 per ribattezzare uno dei loro Concorde con i loro colori.

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