Kate e altre che provano una delusione di genere la descrivono come una depressione debilitante e piena di sensi di colpa.
“A meno che qualcuno non abbia quel desiderio e non senta come può essere totalizzante, non può capire come sia”, dice.
“Sarebbe così facile se potessi semplicemente spegnere tutto ed essere felice.”
La selezione del sesso non è consentita in Australia, ma un comitato etico del National Health and Medical Research Council ha rivisto le linee guida per la tecnologia riproduttiva assistita e potrebbe fare una raccomandazione per un cambiamento.
“Per te lei non esiste ancora, ma per noi non possiamo immaginare una vita senza di lei”, ha scritto Kate nella sua presentazione al comitato.
“È davvero una decisione personale e non farà male alla gente come la gente sembra pensare.
“Non influenzerà il rapporto tra i sessi, e non metterà queste idee irrealistiche sui bambini che stanno nascendo.”
Con la selezione del sesso non disponibile per le coppie in Australia, molti che sperano in un certo sesso cercano di influenzare il sesso del bambino usando specifiche posizioni sessuali e tempi di rapporto.
La scienza del cosiddetto “ondeggiamento” del sesso non è mai stata provata, ma molti ci provano ancora.
“Abbiamo fatto diete, integratori, tempi, il calendario cinese, le fasi lunari, esercizi extra, tutto quello che potevamo pensare, tutto quello che potevamo trovare online”, dice Kate.
C’è persino una donna anziana a Melbourne che sostiene di avere una percentuale di successo del 100 per cento nell’influenzare il sesso usando la medicina cinese.
Le coppie possono contattare la donna solo via SMS e poi viene detto loro che devono impegnarsi fino a otto consultazioni quindicinali faccia a faccia, oltre a una dieta rigorosa, per ottenere il loro desiderio.
Kate non può permettersi di andare all’estero dove la selezione del sesso tramite FIVET è legale, quindi sta aspettando un’inversione di politica qui.
Per quanto riguarda le misure estreme
Per la madre di quattro figli di Townsville, Sarah Williams, è stato il prezzo da pagare per ottenere l’equilibrio familiare che voleva.
Sarah ha due ragazzi, di nove e sette anni, e due bambine gemelle di quattro anni.
“Parlerò con la gente e mi diranno: ‘Oh sei così fortunata ad avere due ragazzi e poi due ragazze’, e io dirò: ‘No, la fortuna non c’entra niente. Ho dovuto fare delle misure estreme per avere le mie ragazze”, dice.