Figure storiche
CON IL NOME VINCENT
Edna St. Vincent Millay è stata una poetessa e drammaturga americana vincitrice del premio Pulitzer, nota oggi quasi quanto la sua vita sentimentale e la sua scrittura. Edna fu una persona anticonvenzionale e indipendente fin dall’infanzia, quando insistette nel chiamarsi “Vincent”. Sebbene fosse una delle tre figlie di una madre single e lavoratrice, Edna ricevette un’educazione a Vassar da un mentore comprensivo. Si tuffò a capofitto nella vita della Boemia newyorkese, unendosi ai Provincetown Players, scrivendo, esplorando i primi ideali femministi e conducendo molteplici relazioni con entrambi i sessi. Nel 1923 aveva vinto il Pulitzer ed era richiesta come poetessa, il cui successo sarebbe durato tutta la vita. Godette di un matrimonio lungo, aperto e per lo più felice con un non scrittore che le permise di concentrarsi su ciò che era essenziale per lei, custodendo assiduamente la sua salute e il suo spazio. Se non avesse fatto nient’altro, sarebbe sempre stata ricordata come la donna la cui “candela brucia da entrambe le parti” e, in effetti, ha dato “una bella luce”!
L’opera d’arte di Vincent Van Gogh è tra le più riconoscibili al mondo, eppure è ironico che abbia venduto un solo quadro durante la sua vita. Sebbene le sue opere abbiano avuto a malapena la possibilità di circolare da quando ha stroncato la sua vita all’età di 37 anni per una ferita d’arma da fuoco autoinflitta, esse sarebbero state presto scoperte e ammirate per la loro intensa emozione e i colori vividi. Influenzato dagli impressionisti dopo essersi trasferito in Francia, Vincent produsse i suoi lavori migliori negli ultimi anni della sua vita; opere che si allontanavano dalle convenzioni del tempo. Soffrì di una malattia mentale che probabilmente influenzò anche il suo lavoro, ed è anche noto per aver tagliato una parte del lobo dell’orecchio sinistro (e averlo dato a una prostituta per tenerlo al sicuro). Indipendentemente dai suoi demoni, Van Gogh ha dato al mondo alcune delle più importanti opere d’arte, tra cui “La notte stellata”, i suoi numerosi autoritratti e quelli di fiori (iris e girasoli). Non c’è bisogno di essere un estimatore d’arte snob per capire la bellezza delle sue opere.