La scena della vita notturna a Miami è iconica, e lo è stata per decenni. Negli ultimi 5 mesi, tuttavia, è stata chiusa. L’anchor di NBC 6 Sheli Muñiz ha parlato con Romain Zago, proprietario e socio dirigente del Mynt Lounge di South Beach, su come la pandemia ha influenzato il suo business.
SHELI: Descrivi gli ultimi 5 mesi da quando hai aperto le porte del nightclub.
ZAGO: Sono stati 5 mesi molto dolorosi, non solo per la chiusura; non stai solo chiudendo il business, stai chiudendo il reddito di così tante famiglie. Stai chiudendo la possibilità o il potenziale che avevamo di fornire cibo. Penso che il governo tenda a dimenticare che non stai solo chiudendo delle attività, stai chiudendo delle famiglie e il loro reddito.
SHELI: Pensi che la vita notturna dovrebbe tornare adesso?
ZAGO: Ascolta, se apri Walmart, se apri Costco, se apri Home Depot, è più o meno lo stesso. C’è questa distinzione, naturalmente, in una discoteca si beve, c’è vicinanza, ma quando si incrocia qualcuno in un supermercato o Walgreens, si sta facendo fondamentalmente lo stesso. Quindi, dateci delle regole, dateci dei protocolli da seguire, noi, noi ci adatteremo, ma almeno saremo in grado di fornire un ritorno.
Penso che la gente tenda a dimenticare che l’intrattenimento, che include hotel, bar, ristoranti, spiagge è un mondo interconnesso. Concerti, partite NBA, queste cose sono un modo per ricreare se stessi, ed è un modo per dimenticare lo stress di adesso, giusto? Così, invece la gente si fa di droghe prescritte, la gente si suicida, e nessuno vuole parlarne, perché è così doloroso per gli occhi, ma invece stiamo chiudendo le attività e penso che ci sia un grosso problema lì dentro.
SHELI: La vita notturna di Miami è così iconica, quale vedi il futuro dell’industria? La gente indosserà maschere sulla pista da ballo?
ZAGO: È un’ottima domanda e una risposta molto difficile, perché non dirai a qualcuno di fumare una sigaretta o bere un drink con una maschera. Non dirai a qualcuno di socializzare, o di avere un appuntamento, o di pomiciare, qualunque cosa sia, di ballare con una maschera. È molto complicato ed è qui che entra in gioco la paura. Non c’è una scadenza, non c’è un quando riapriremo.
SHELI: Cosa vi dà speranza?
ZAGO: La speranza è il vaccino, e le elezioni.