– Stachys officinalis
– Conosciuta anche come edera comune, erba del vescovo e betonia viola
– Resistente fino alla zona 4
La reputazione di lunga data della betonia come panacea riecheggia ancora nei detti popolari, come lo spagnolo “ha tante virtù come la betonia” e l’italiano “vendi il tuo cappotto e compra betonia”. La reputazione dell’erba si diffuse anche dall’altra parte dell’Atlantico: “Non c’è malattia portata dal freddo in cui la betonia non possa essere somministrata efficacemente”, scriveva l’erborista coloniale americano John Sauer.
Gli erboristi di un tempo raccomandavano il legno di betonia per disturbi che vanno dalla tosse alla mancanza di libido. Oggi sappiamo che molte di queste affermazioni sono esagerate, ma il legno di betonia è ancora un’erba affascinante con molte virtù.
Una reputazione potente
Un’erba perenne resistente alla zona 4, il legno di betonia (Stachys officinalis) è originario dell’Europa, dell’Asia occidentale e dell’Africa settentrionale. (Un’altra pianta conosciuta come betonia del legno, Pedicularis canadensis, è originaria del Nord America). Come molti altri membri della famiglia della menta, S. officinalis ha steli quadrati con peli corti e fini. Le foglie dentate crescono alla base della pianta, e a metà e fine estate, teste a spillo di fiori tubolari rosso-viola appaiono in cima a steli da 2 a 3 piedi.
Per secoli si è pensato che questa erba avesse proprietà speciali. Gli antichi egizi e gli anglosassoni credevano che la betonia fosse magica, e nel Medioevo, sia gli uomini che le donne indossavano amuleti di betonia per allontanare il male. I primi romani elencavano il legno di betonia come cura per 47 diverse malattie. Alcuni sostengono che il nome betonia derivi dalla parola celtica bewton (“buono per la testa”), riferendosi al suo uso per le afflizioni cerebrali, come il mal di testa, il nervosismo e anche le sbornie. La reputazione dell’erba per la guarigione continuò fino al 17° secolo, quando la betonia fu usata per trattare l’asma, la bronchite, i problemi renali, l’eccesso di sudorazione e per purificare il corpo dai vermi.
Usi moderni della betonia del legno
La reputazione della betonia per la guarigione è stata messa in discussione nell’ultimo secolo. Ma alcuni guaritori popolari ed erboristi usano ancora infusi (tè) e tinture di betonia per trattare le afflizioni legate alla testa (tra cui emicranie, mal di denti, ansia e problemi di sonno). La betonia è anche usata per la diarrea, i problemi mestruali, le irritazioni della bocca e della gola e le condizioni della pelle. Uno studio russo ha scoperto che la betonia contiene glicosidi, che possono abbassare la pressione sanguigna – una possibile spiegazione della rinomata capacità dell’erba di alleviare il mal di testa e l’ansia. Secondo Tyler’s Honest Herbal (Routledge, 1999) di Steven Foster e Varro Tyler, la betonia contiene circa il 15% di tannini, il che supporta il suo uso come astringente per trattare diarrea, irritazioni della bocca e della gola, e problemi della pelle.