La stenosi foraminale che causa compressione delle radici nervose e radicolopatia è una patologia relativamente comune nella colonna lombare. Il trattamento di scelta, quando la chirurgia è indicata, è la decompressione foraminale al livello interessato, di solito attraverso una foraminotomia aperta convenzionale della linea mediana. La foraminotomia laterale minimamente invasiva con facetectomia laterale parziale è un’alternativa chirurgica potenzialmente efficace quando tale intervento è giustificato. La valutazione dell’efficacia e dei benefici di questo approccio per il trattamento della radicolopatia; una valutazione dell’integrità delle faccette; e, una descrizione dettagliata della procedura sono anche forniti. I pazienti con radicolopatia unilaterale predominante degli arti inferiori, che avevano sintomi persistenti nonostante la terapia conservativa, sono stati sottoposti a una foraminotomia laterale lombare minimamente invasiva (attraverso divaricatori tubolari) con facetectomia laterale parziale. L’indice di disabilità Oswestry (ODI) e la scala analogica visiva (VAS) per il dolore alla schiena e alle gambe sono stati valutati prima, dopo l’intervento e all’ultimo follow-up. L’integrità delle faccette è stata valutata con la tomografia computerizzata (CT) postoperatoria. Tra il 2013 e il 2014, nei 12 pazienti che si sono sottoposti a questa procedura e sono stati valutati dopo un follow-up minimo di 1 anno, c’è stato un miglioramento significativo nell’ODI, nel dolore alla schiena basato su VAS e nel dolore alle gambe basato su VAS. Una foraminotomia laterale minimamente invasiva con parziale facetectomia laterale è una tecnica alternativa efficace per il trattamento della radicolopatia dovuta a stenosi foraminale in un sottogruppo di pazienti accuratamente selezionati. Uno studio più ampio potrebbe evidenziare l’efficacia di questa procedura.