Gli agenti procinetici sono attualmente studiati come potenziali terapie per i disturbi della motilità del tratto gastrointestinale inferiore. Gli agonisti colinergici come il betanecolo sono noti per migliorare l’ileo postoperatorio, ma sono limitati a causa degli effetti collaterali. Gli antagonisti della dopamina come il domperidone sembrano avere un effetto procinetico massimo nel tratto gastrointestinale prossimale e sono efficaci per condizioni come la gastroparesi e il reflusso gastroesofageo, ma sembrano avere poco effetto fisiologico nel colon o nei disturbi della motilità colonica. Il naloxone, un antagonista degli oppioidi, sembra essere promettente nei pazienti con sindrome dell’intestino irritabile, pseudo-ostruzione intestinale e costipazione. L’eritromicina esercita il suo effetto procinetico agendo come agonista della motilina; è stata usata nel trattamento della gastroparesi diabetica e sembra migliorare i sintomi della pseudo-ostruzione del colon e dell’ileo postoperatorio. La metoclopramide, un agonista colinergico combinato con un antagonista della dopamina, è attualmente utilizzata esclusivamente per la disfunzione della motilità prossimale. La cisapride sembra essere la più promettente per i pazienti con disturbi della motilità del colon. Nei pazienti con ileo postoperatorio, la cisapride è associata a un maggiore ritorno della funzione intestinale rispetto al placebo. Nei pazienti con stipsi cronica, la cisapride aumenta la frequenza delle feci e diminuisce l’abuso di lassativi sia negli adulti che nei bambini. Si spera che, con l’aumento della comprensione della motilità gastrointestinale, saranno sviluppati agenti procinetici efficaci che miglioreranno i sintomi dei pazienti con disturbi della motilità dell’intestino crasso e potranno anche aiutare a prevedere quei pazienti che beneficiano della gestione chirurgica per la stipsi.